martedì 24 febbraio 2015




Sabato scorso ho assistito alla presentazione del documentario creato in Spagna sulla vicenda della Talidomide. Senza tanti fronzoli, denuncia un atteggiamento da parte della casa farmaceutica Grunenthal a dir poco arrogante. Nello stesso sito è stato presentato il libro "il farmaco oscuro", il libro sulla vicenda della Talidomide acquisito come diritti dalla TAI (associazione Talidomidici Italiani) e pubblicato  dalla stessa.
Mi sto accingendo a leggerlo. Vi faccio sapere quanto prima.



Per il filmato clicca
www.50adv.com

giovedì 19 febbraio 2015

I ragazzi scrivono....

Con due delle studentesse a fine giornata
Sempre nella stesso istituto di due settimane fa', ho tenuto una "chiacchierata su Handicap", come persona disinteressata dei fatti (ricordate che non mi ritengo un portatore di handicap). Dopo l'incontro di oggi con ragazzi di quarta, ecco alcuni dei feed back ricevuti: 

"Mi è piaciuto molto il discorso sulla validazione e che ognuno di noi può essere validato per le capacità che possiede e non per quelle che non possiede." (firmata)

""Mi ha aiutato molto il concetto di valorizzazione ciò che c'è di buono in ognuno in una persona, piuttosto che criticare quello che non va', o non mi piace."  (firmata)

A me fa' sempre piacere parlare con i giovani perché sono attenti. Soprattutto in questa scuola ho trovato ragazzi sensibili, forse proprio per la loro scelta rivolta al sociale. Ringrazio ancora chi mi ha concesso questa opportunità e i ragazzi per le loro domande. Penso che abbiamo recepito il messaggio che volevo dare e penso che saranno delle persone più pronte nel mondo dell'handicap, con meno  propiziazione e con più efficacia. La professoressa di Psicologia si è congratulata e mi ha comperato il libro per poterlo leggere.

martedì 17 febbraio 2015

Mondadori


Risultati immagini per mondadori logo

mi è giunta oggi una gradita notizia dal mio Editore:
grazie a nuove collaborazioni che Salvo Bonfirraro ha stipulato, il libro è ora disponibile in tutte le librerie e canali di distribuzioni della Mondadori.






http://www.mondadoristore.it/search/?g=La+mia+mano+destra&crc=100&gen=G00Q&sgn=G05V&bld=15&accum=N&opnedBoxes=amtp%2Catpp%2Casgn%2Capzf%2Cascf%2Caaut%2Caedt%2Cacol%2Camtp%2Casgn&gOld=La+mia+mano+destra

giovedì 12 febbraio 2015

E cultura sia !!!

Lo sviluppo del libro “la mia mano destra”, partito da messaggio per pochi e diventato strumento di contro informazione, raggiunge ora un'altra tappa.
Siamo consapevoli che ancora oggi interessi farmaceutici stanno minando la salute dei più giovani con etichette che li vogliono in “cura”, “tranquilli” e “calmi in classe” propinando soluzioni chimiche che non sono provate scientificamente. E come la Chieme Grunenthal che negli anni 60 ha promosso il Talidomide  a medici, scienziati e pubblico per i suoi spettacolari (ma falsi) risultati, anche oggi questo si ripete con falsità create da un marketing senza scrupoli. 
Siamo davanti ad un era potenzialmente buia, perché i bambini sono gli uomini della società del domani. 

Ma un’analisi più approfondita della storia mi insegna che il Rinascimento è nato dalla cultura e l’estetica -di cui noi Italiani siamo maestri-, non grazie alla lotta contro l’inquisizione, e che Roma è caduta per perdita di cultura e valori, non per la bravura nella spada dei Barbari.

E allora questa sfida (e non battaglia) la affronterò con la cultura, portando a conoscere più che a protestare, informando più che attaccando, portando la comprensione, piuttosto che la sfida. E mi avallerò di persone di buona volontà, perché queste sono la maggior parte e sono una forza dirompente.


E allora che cultura sia!  

venerdì 6 febbraio 2015

Risultati degli interventi nelle scuole

Le due giornate passate a parlare di Handicap nell'Istituto Professionale sono state molto produttive. 

i passaggi principali della mia "lezione" comprendevano: 

Esercizio di comunicazione per mettere i ragazzi maggiormente a loro agio ed avere la loro attenzione

Affermazione che io non mi sentivo un portatore di Handicap, ma che a causa di un educazione disinibente, mi trovavo oggi a vivere una vita normalissima, sposato, con figli, con una ditta, guidando auto e prendendo multe. 
Tutto era  partito quando all'età di sei anni mia mamma  mi aveva chiesto di allacciarmi le scarpe da solo. Io con studio ed esercitazione ero riuscito a trovare il modo ed è da 46 anni che lo faccio. Ovviamente i ragazzi hanno voluto vedere come facevo. E hanno voluto anche il bis. 

L'analisi di questa richiesta di mia madre e del prodotto ottenuto era riassumibile in questa affermazione : 

MIA MADRE AVEVA  SPOSTATO L'ATTENZIONE DAL MIO HANDICAP ALLA MIA ABILITA'

Chiarendo quindi ai ragazzi la definizione di "Validazione" e "abilità" con differenti esempi li portavo a capire quanto in qualità di assistenti sociali futuri, sarebbe stato opportuno e di successo lavorare sulle abilità del portatore di Handicap, piuttosto che sull'inabilità.  

Chiarivo in seguito il concetto di Aiuto, Fallito aiuto e scambio, chiarendo ai ragazzi che, dal mio punto di vista, avrebbero sempre dovuto lavorare con i portatori di Handicap in visione di mantenerli produttivi ed in scambio per la loro abilità. Un mio amico che è su una sedia a rotelle per una Poliomelite,  in casa sua ha il compito di mantenere il tono della famiglia molto alto essendo lui particolarmente simpatico.  

Ho parlato anche della storia della Talidomide e di cosa era successo nel 1960. 

I risultati sono stati ottimi: una professoressa mi ha detto che quasi mai i ragazzi seguono per due ore un interlocutore. i feed back sono stati positivi e qui ve ne elenco alcuni : 

"Mi ha fatto capire che nella vita non ci sono ostacoli che non si possono superare"

"Ho capito che nella vita si può fare tutto"

"Nella vita non bisogna abbattersi e bisogna combattere e superare gli ostacoli" 

E tutte sostenevano che l'incontro le avesse aiutate. 


Attenzione al portatore di Handicap

L'istituto di via Ugo Pisa
Salve, 
dopo una lunga assenza per un viaggio all'estero, sono tornato e l'attività intorno al libro è ripresa. 
Una mia compagna delle scuole superiori dopo aver letto il libro lo ha proposto ad una sua collega la quale mi ha invitato a parlare di Handicap all'interno di un Istituto Tecnico che ha tra le sue fila, ragazzi che diventeranno assistenti sociali (con l'ausilio di una breve Laurea). Certo io, che portatore di Handicap non mi sento, cosa avrei potuto dire a questi ragazzi....., bhe magari proprio le cose di successo che  hanno fatto di me un marito, un padre, un imprenditore, insomma un uomo normale. Si questo potrei spiegarlo. Per cui via con questa nuova esperienza.