sabato 11 luglio 2015

Un libro è come un figlio

Ciao, 

ho ricevuto la seguente mail che penso sia opportuno pubblicare nel blog. Perché un libro è come un figlio e i suoi prodotti e risultati inorgogliscono noi genitori. 

    Buon giorno!
    Sono stato in libreria, ho ordinato il libro, l’ho poi ritirato e.... letto tutto d’un fiato!
Io su Moto a 14 anni :
la mancanza di mano non
ha fermato le scorribande.
    Seguirò l’indicazione del retro della ricevuta fiscale del “carinissimo ristorante di Primolano” e farò conoscere il libro alle mie mailing list...
   
    Però prima desidero dirLe che il libro contiene molti spunti di riflessione: senza volerlo, Lei è una grande Filosofo!
    La parte finale è concreta (nelle proposte) e interessante, e mi piace il Suo approccio col mondo dell’handicap.
    Condivido anche la Sua sete di verità che, a mio parere, deve venire prima dei risarcimenti... lo dico sempre ai miei amici emofilici...
    Davvero da incorniciare il capitolo “Esposizione”.

    Concludo con un’annotazione personale: a pag.40 racconta di una Sua trasferta a Bologna in un ospedale ortopedico dove Le prescrissero un bustino.
    Immagino fosse il “Rizzoli”: io il busto l’ho portato “davvero” per anni (non me ne sono liberato alla Houdini), ma non è servito, e a 17 anni fui operato (al Rizzoli) per la scoliosi: mi fissarono mezza colonna vertebrale come fosse un manico di scopa...
    In questo mondo ognuno di noi ha avuto le sue “avventure”...

    Un caro saluto.

    Marco


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